domenica 16 maggio 2010

Al Turusch,

trattasi di un idioma, di una lingua storica, dell'alto vergante tra la provincia di Verbania e Novara, un idioma scomparso parlato fino al 1960, l'ho imparato da Giunin e da Tunin Leon intorno al 1950 quando io ero bambino. Un idioma, una lingua, codificata scritta con tanto di vocabolario proprio di alcuni paesi dell'alto vergante, in particolare la fascia che va da Stresa, Levo, Gignese, Vezzo, Nocco, L'Alpino, Brisino, Magognino, Stroppino, Carpugnino, Graglia, Brovello, Massino ( dove esiste un monumento all’ombrellaio), Nebbiuno, Colazza, ecc., chiamata TARUSCH , una lingua speciale messa insieme in 500 anni dagli ombrellai che da li si muovevano per tutta l'Europa fino alla Russia ed in Sud America(alcuni anni fa mi è capitato di parlarlo con un antiquario di origine di Brisino al mercato di Sant'Elmo a Buonos Aires) è un misto di lingue e con l'italiano non ha niente o poco da spartire, purtroppo quando la mia ultima zia ci ha lasciato non lo parlo più, uso ancora poche parole con mia moglie quando sono estremamente allegro. Al Tarusch non credo sia più vivente (a parte alcuni frequentatori del museo dell'ombrello a Gignese) e che nessuno utilizza il Tarusch comunemente è un vero peccato...